Diventare game designer: il percorso creativo nel mondo dei videogiochi.
La passione per i videogiochi può trasformarsi in una carriera stimolante, soprattutto per chi desidera entrare nel mondo del game design. Se sei appassionato di storie interattive, ambientazioni mozzafiato e meccaniche di gioco avvincenti, il ruolo del game designer potrebbe essere la strada che stai cercando.
Tuttavia, come per tutte le carriere creative, il percorso non è lineare e comporta una serie di scelte e preparazioni fondamentali per affermarsi in un settore competitivo.
Il game designer è la mente dietro le esperienze ludiche, la persona che guida la creazione del gioco, dalle dinamiche alle ambientazioni, fino alle meccaniche di gioco. In un’industria dove i titoli di successo richiedono decine o centinaia di professionisti, capire il proprio ruolo è il primo passo per diventare un vero protagonista di questo mondo.
Cosa studiare per diventare game designer
L’approccio formativo per diventare game designer non è standardizzato. Non esiste una “scuola” unica che ti trasforma in un esperto del settore, ma una combinazione di studi, esperienze pratiche e passione per i videogiochi può portarti lontano. Le università italiane e internazionali offrono corsi specifici in game design, che forniscono le basi teoriche, come la comprensione delle dinamiche di gioco e la progettazione di mondi interattivi.

In Italia, alcune accademie come Vigamus Academy e Digital Bros Academy propongono percorsi di laurea e master in game design, fornendo una preparazione approfondita. Tuttavia, un titolo accademico da solo non basta. Le aziende, in particolare quelle di grandi dimensioni come Ubisoft Milano e Milestone, cercano anche persone con esperienze pratiche nel settore. Ecco perché, oltre a seguire corsi universitari, è fondamentale partecipare a progetti reali, magari collaborando con team indipendenti, per comprendere come funziona davvero la progettazione di un videogioco.
Un altro aspetto importante della preparazione riguarda la programmazione e l’uso di motori grafici come Unity e Unreal Engine. Sebbene non sia necessario diventare esperti di coding, un game designer deve essere in grado di interagire con i programmatori e capire come funziona il codice dietro le meccaniche di gioco. Corsi online, tutorial e risorse gratuite offrono un accesso facile a questi strumenti, utili per qualsiasi aspirante designer.
Come trovare lavoro nel game design
Una volta acquisita una buona formazione, la fase successiva è la ricerca di un impiego. Il settore dei videogiochi è competitivo, con numerose aziende alla ricerca di talenti per arricchire il proprio team di sviluppo. Tuttavia, come in ogni settore creativo, entrare a far parte di un’azienda affermata non è facile. La concorrenza è elevata e le posizioni spesso richiedono esperienza.
Tuttavia, non tutto è perduto per chi ha appena iniziato. Le piccole e medie aziende indipendenti, infatti, offrono molte opportunità di crescita. In Italia, ad esempio, realtà come Ovosonico e Stormind Games sono riuscite a farsi strada grazie a progetti originali e a un team affiatato. Lavorare in una piccola azienda permette di imparare rapidamente, assumendo ruoli poliedrici, dall’ideazione delle meccaniche alla progettazione visiva, e può essere un trampolino di lancio per una carriera di successo.
Le piattaforme come LinkedIn, Indeed e Glassdoor sono ottimi strumenti per individuare le offerte di lavoro, ma non bisogna trascurare anche l’importanza di fare networking. Partecipare a eventi e fiere, come la Milan Games Week o GDC (Game Developers Conference), permette di entrare in contatto diretto con professionisti del settore e di farsi notare. Avere una solida portfolio online, magari tramite un sito web o su piattaforme come ArtStation o Behance, è cruciale per farsi notare dalle aziende.
Davide Soliani, game designer italiano noto per il successo di Mario + Rabbids Kingdom Battle, è un esempio perfetto di come, anche in Italia, sia possibile affermarsi nel mondo del game design. Il suo percorso ha preso il via da piccole esperienze in studi indipendenti, fino a raggiungere la collaborazione con Ubisoft. La determinazione e la capacità di proporre idee originali sono ciò che ha fatto la differenza per lui, e può fare la differenza anche per te.
Tentare la strada indipendente
Un altro approccio, che sta prendendo sempre più piede, è quello di intraprendere la carriera da game designer indipendente. I motori grafici come Unreal Engine e Unity sono diventati accessibili a chiunque voglia creare il proprio gioco, anche senza un grosso budget iniziale. Il successo di titoli come Undertale e Stardew Valley dimostra che, con le giuste idee e una buona strategia, è possibile emergere come sviluppatore indipendente.
In Italia, inoltre, sono stati lanciati programmi di finanziamento come il First Playable Fund, che supportano le startup e le iniziative indipendenti nel settore dei videogiochi. Le realtà emergenti, come 3DClouds e Ovosonico, sono riuscite a fare la differenza proprio grazie a idee fresche e alla capacità di attrarre investimenti.
Anche in questo caso, la passione per i videogiochi non è sufficiente. Bisogna essere disposti a mettersi in gioco, sperimentare e, soprattutto, non temere il fallimento. Creare un videogioco è un lavoro lungo e complesso, ma offre una libertà creativa che non ha eguali.
