Il Motorola che usavi da ragazzo oggi vale come un’auto usata: controlla se ce l’hai

Francesco Polli

Novembre 6, 2025

Scommetti che anche tu ne hai almeno uno chiuso in un cassetto? I vecchi cellulari che usavamo negli anni ’80, ’90 e 2000 oggi sono diventati piccoli tesori. Pezzi di storia tecnologica che hanno conquistato il cuore dei collezionisti e che, in alcuni casi, valgono quanto una vacanza all’estero o più. In un mercato dominato dagli smartphone, il fascino del passato e il design vintage hanno fatto schizzare alle stelle i prezzi dei modelli più rari. Si tratta di oggetti che raccontano la nascita della comunicazione mobile e che, oggi, vengono venduti come reliquie da museo. Se pensi che il tuo vecchio telefono non valga nulla, potresti avere in mano un capitale in miniatura.

I modelli più rari e ricercati: da Motorola a Nokia fino al primo iPhone

In cima alla classifica c’è il leggendario Motorola DynaTAC, il “mattone” per eccellenza. Nato nel 1973, è stato il primo cellulare della storia: pesava un chilo e misurava oltre 30 centimetri. Oggi, un esemplare in buone condizioni può superare gli 8.000 euro. È considerato il Santo Graal della telefonia mobile, e se ne possiedi uno, potresti aver trovato un piccolo tesoro tecnologico.

Passando agli anni ’90, impossibile non ricordare il mitico Nokia 8110, il “telefono banana” reso immortale dal film Matrix. Lanciato nel 1999, era già costoso all’epoca (circa 1.000 euro), ma oggi un modello originale può toccare i 3.000 euro — e in alcuni casi anche di più se è ancora funzionante o in confezione sigillata. Stesso discorso per il Nokia 8800, simbolo di eleganza e status in quegli anni: il suo corpo in acciaio e il design minimal lo rendono ancora oggi un oggetto di culto, valutato fino a 2.000 euro.

Poi arriva lui, l’oggetto che ha cambiato tutto: l’iPhone 2G, il primo smartphone della storia moderna. Lanciato nel 2007, è oggi uno dei modelli più ambiti dai collezionisti Apple. Un esemplare mai aperto ha raggiunto cifre folli, fino a oltre 50.000 euro nelle aste internazionali. Anche un modello usato, se ben conservato, può valere diverse migliaia di euro. E non finisce qui: anche il rarissimo Mobira Senator (antenato dei telefoni Nokia) e il Motorola 3200, due colossi degli anni ’80, hanno oggi un valore di mercato tra 2.000 e 5.000 euro, a seconda dello stato.

Altri modelli amatissimi sono l’Ericsson T28, riconoscibile dal piccolo sportellino anteriore e dallo schermo verde, e il Nokia 3310, icona pop che, se in condizioni perfette e con scatola originale, può arrivare a superare i 300 euro. Sembra poco, ma è pur sempre un guadagno facile per un oggetto dimenticato da vent’anni.

Come vendere i vecchi cellulari e guadagnare davvero

Se hai scoperto di avere uno di questi modelli, non buttarti a caso sul primo sito di annunci. Prima di venderlo, è importante valutare le condizioni: i collezionisti pagano molto di più per telefoni funzionanti, completi di scatola originale, caricabatterie e manuali. Anche il semplice fatto che si accenda può fare la differenza di centinaia di euro.

Puoi scegliere due strade:

  • Affidarti a un valutatore esperto, soprattutto per i modelli più rari come i Motorola storici o i primi iPhone. Ti fornirà una stima realistica e potrà aiutarti nella vendita all’asta.

  • Vendere online in autonomia, su piattaforme come eBay, Subito, Catawiki o nei gruppi Facebook dedicati ai collezionisti di elettronica vintage. Inserisci foto nitide, specifica il modello esatto e indica se è funzionante.

Non sottovalutare il mercato estero: molti collezionisti arrivano da Giappone, Germania e Stati Uniti, dove la passione per il vintage tecnologico è fortissima. Una vendita internazionale può fruttare anche il doppio.

Infine, se il tuo telefono non rientra tra i modelli “da collezione”, puoi comunque venderlo per recupero componenti: alcune aziende pagano anche solo per il rame o le parti elettroniche interne. Insomma, in nessun caso conviene lasciarli nel cassetto: ogni vecchio telefono, oggi, ha una storia e un valore da riscoprire.