Un click sull’icona del browser e, sullo schermo di un portatile Windows, appare un’alternativa nuova: non più solo un motore di rendering, ma un’interfaccia che mette al centro l’intelligenza artificiale. Ć questa la scommessa di Samsung Internet che arriva su computer con sistema Microsoft, una mossa che non passa inosservata in un mercato dove la navigazione ĆØ da anni dominata da un unico protagonista.
Una sfida diretta a Chrome
Il lancio della versione per PC mette Samsung in competizione esplicita con il browser più usato: Google Chrome. I numeri di riferimento mostrano infatti una forte concentrazione del traffico su pochi player: secondo Statcounter oltre il 70% degli utenti naviga con Chrome, mentre Safari ed Edge si spartiscono la parte restante. In questo contesto, la novitĆ di Samsung non ĆØ solo estetica, ma tecnologica: l’azienda porta sul desktop funzionalitĆ nate sui suoi dispositivi mobili, con l’obiettivo di offrire un’esperienza diversa da quella di un browser tradizionale.

Tra le funzioni che debuttano c’ĆØ Browsing Assist, pensata per sintetizzare contenuti e tradurre pagine in tempo reale, cosƬ da rendere più veloce l’accesso alle informazioni essenziali. Questa capacitĆ di elaborazione segue l’impronta di Galaxy AI, l’ecosistema di intelligenza artificiale che Samsung ha sviluppato per smartphone e tablet. Un dettaglio che molti sottovalutano ĆØ l’allineamento delle funzionalitĆ con l’ecosistema hardware del produttore, un aspetto che può facilitare chi giĆ usa altri dispositivi Samsung.
La versione beta ĆØ distribuita in anteprima negli Stati Uniti e in Corea e funziona su Windows, con compatibilitĆ dichiarata per le versioni più diffuse del sistema operativo. L’esperienza sarĆ ampliata con aggiornamenti successivi; nel frattempo, il lancio su PC apre una partita di posizionamento che potrebbe incidere sulle abitudini di navigazione in Europa e in Italia.
Privacy e interazione: cosa cambia per l’utente
Oltre alle funzioni di sintesi e traduzione, Samsung punta molto sulla gestione dei dati e sulla protezione dell’utente. Sul fronte sicurezza il browser include strumenti per limitare il tracciamento, con una funzione etichettata come anti-monitoraggio intelligente progettata per bloccare i tracker di terze parti. Parallelamente ĆØ prevista una privacy dashboard per consentire all’utente di controllare impostazioni, autorizzazioni e cronologia in modo più visibile rispetto alle impostazioni standard.
Questa impostazione riflette il passaggio da un browser che semplicemente carica pagine a una piattaforma che prova a interpretare le esigenze dell’utente, come spiegano i dirigenti del gruppo. Un aspetto che sfugge a chi vive in cittĆ ĆØ che la concentrazione di servizi online e pubblicitĆ rende la gestione dei tracker più rilevante per chi naviga frequentemente da reti urbane: la tutela dei dati diventa quindi non solo una funzione tecnica, ma un elemento pratico della vita digitale.
La beta ĆØ disponibile per Windows 11 e Windows 10, e l’espansione su altri Paesi avverrĆ progressivamente dopo i rilasci iniziali. Per gli utenti il requisito concreto sarĆ valutare come l’integrazione dell’intelligenza artificiale incide su velocitĆ , affidabilitĆ e consumo di risorse. Nel corso dell’anno le aziende tecnologiche continueranno a misurarsi su questi punti e molti utenti italiani osservano giĆ un cambiamento nel modo di usare il browser, con attese rivolte a una navigazione più personalizzata e controllata.
